I 7 SPECCHI ESSENI E LA LORO INFLUENZA SULLA NOSTRA VITA.
Gli Esseni erano un popolo al quale Gesù deve la sua appartenenza. Il nome Esseni deriva dall’Aramaico ASYIA e significa medico. I 7 specchi Esseni servono per capire chi siamo e ci aiutano a capire il significato interiore delle nostre relazioni.
1° SPECCHIO: CIÒ CHE IO SONO.
Sei davanti a lui quando hai di fronte persone arrabbiate o timorose. Esprimi emozioni non tue e ti lasci coinvolgere da euforia collettiva. Provi sentimenti di fastidio, rabbia, giudizio e aggressività. Questo specchio dice di te quello che sei dentro. Proietti il giudizio che hai di te all’esterno, inconsapevolmente quindi giudichi te stesso. FAI SEMPRE DEL TUO MEGLIO.
2° SPECCHIO: CIÒ CHE IO GIUDICO.
Lo hai davanti a te quando accusi qualcuno di averti tradito o deluso. Critichi quello che non corrisponde alle tue aspettative. Provi sentimenti di rabbia, delusione,tradimento, dolore. Hai creato delle aspettative privandoti del tuo potere personale, ma nessuno può deluderti o tradirti se non alimenti aspettative, poiché le cose accadono e sei tu che scegli come interpretarle.
3° SPECCHIO: CIÒ CHE IO HO PERSO.
Lo hai davanti quando idealizzato una causa o una persona e quando ti innamori. Provi sentimenti di ammirazione, devozione, attrazione e innamoramento. In questa situazione puoi perdere il tuo potere e creare una o più dipendenze. Questo specchio ti dice che ti innamori di chi esprime una parte di te andata perduta, e che hai perso contatto con la tua anima. Ma tu non puoi vedere l’amore negli altri se non è presente in te,non puoi vedere la bellezza e la meraviglia se non sono presenti in te. METTITI AL PRIMO POSTO: AMATI!!
4° SPECCHIO: LE MIE DIPENDENZE.
Lo hai davanti quando non rispetti la tua integrità, dipendendo da qualcosa o da qualcuno che a loro volta non rispettano la tua e la loro integrità. Provi passione, coinvolgimento, apatia e tutto il resto perde di interesse. Sei focalizzato sull’avere e sul fare, a scapito del sentire e questo genera dipendenza. ASCOLTATI E IMPARA A DIRE DI NO.
5° SPECCHIO: CIÒ CHE MI LIMITA.
Lo hai davanti quando sei attaccato al passato e sei vincolato nella tua spiritualità da ruoli, religioni, autorità e consensi altrui. Anche i tuoi genitori li vedi come autorità e non come anime. Provi sentimenti di devozione, rispetto, giudizio, inibizione, ti freni e ti controlli. Nel tempo non sarai più capace di esprimere te stesso e avrai difficoltà a pensare autonomamente, in questo modo dai il tuo potere ad altri rimanendone privo. Ma ricorda che TUTTO È UNO È TUTTO HA LO STESSO VALORE.
6° SPECCHIO: IL MIO DISEQUILIBRIO.
Lo hai davanti quando la tua vita ha alti e bassi, hai continui problemi è devi ogni volta ripartire da zero. Provi ansia, paura, preoccupazione, frustrazione e solitudine. Ma ricorda che LE PROVE SONO ALLA TUA ALTEZZA, LE HAI SCELTE PRIMA DI NASCERE, AFFRONTALE CON CORAGGIO.
7° SPECCHIO: IL GIUDIZIO DI ME STESSO.
Lo hai davanti quando cerchi la perfezione. Quando ti confronti ad altri e sei in continua competizione. Provi ansia, insoddisfazione, giudizio. Cerchi sempre di essere al centro dell’attenzione e cerchi la continua approvazione e consenso altrui. Sei separato dal Tutto. PER TROVARE LA PERFEZIONE BASTA FARE DEL PROPRIO MEGLIO ED EVITARE DI CONFRONTARSI CON ALTRI. Nel corso della nostra vita,che lo vogliamo o no, passeremo tutti attraverso questi specchi, siamo quindi invitati a conoscere noi stessi attraverso le relazioni, e sanare i rapporti. Attraverso la nostra guarigione diventiamo guarigione per altri, raggiungendo l’equilibrio e la pace interiore.
Se sei interessato all’ argomento dei 7 specchi esseni, come al solito troverai il link per acquistare il libro su ” Il giardino dei libri”.
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DESCRIZIONE LIBRO ( dal “Giardino dei libri”).
Giovanna Garbuio ci offre quattordici potenti strumenti di conoscenza, conosciuti come gli “7 specchi esseni”: un interessante schema di indagine che ci può venire in aiuto per interpretare la realtà, grazie a quello che riflettiamo negli altri, permettendoci di riscoprire chi siamo e perché accade ciò che accade.
Secondo la teoria dei 7 specchi esseni la realtà, che viviamo come qualcosa di altro da noi stessi, reagisce a come siamo. Il mondo che percepiamo all’ esterno è solo una proiezione di come siamo al nostro interno e quello che osserviamo in un altro individuo è solo il riflesso di ciò che proviamo per primi nei confronti di noi stessi.
Dato che tutto ciò che ci accade nella vita è solo una proiezione della nostra interiorità, risulta molto efficace utilizzare ogni situazione, ogni accadimento esterno come un’indicazione per comprendere meglio noi stessi. La realtà fuori di noi infatti serve semplicemente per indicarci quei lati del nostro carattere, quelle angolazioni della nostra personalità e quegli aspetti del nostro inconscio che ci ostiniamo a non voler vedere, continuando a non riconoscerli come nostri.
L’autrice dimostra che il mondo che percepiamo lì fuori è solo una proiezione di come siamo “dentro”.
Quello che osserviamo in un altro individuo è il riflesso di ciò che proviamo per primi nei confronti di noi stessi. Pertanto l’incontro con l’altro, percepito come qualcosa di diverso da sé, rappresenta in realtà un incontro con se stessi, perché l’altro non è che il riflesso di ciò che di noi stessi a livello oggettivo non riusciamo a percepire.
In base a come siamo ed eventualmente a come cambiamo, la realtà è costretta ad adeguarsi.
Il problema è che finché non sappiamo chi siamo, quel che ci accade nella vita è completamente fuori controllo, al punto da far sembrare che il meccanismo alla base dell’evoluzione della realtà sia esattamente l’opposto di ciò che è.
“Non è necessario che tu cambi niente di te, non devi diventare qualcuno di diverso da quello che sei e soprattutto non è necessario che impari nulla di più di quello che già sai”.
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